Addio a Gigi Riva, morto a 79 anni a seguito di problemi cardiaci. Rombo di Tuono aveva rifiutato un’operazione che avrebbe potuto salvarlo.
Il mondo del calcio e non solo ha pianto la morte di Gigi Riva arrivata nella serata di lunedì 22 gennaio 2024. Rombo di Tuono, storico ex attaccante del Cagliari e della Nazionale Italiana, dopo essere stato ricoverato per un problema cardiaco è deceduto in ospedale dove, a detta dei medici che lo avevano preso in cura, avrebbe rifiutato, almeno momentaneamente, un’operazione che avrebbe potuto salvargli la vita.
Gigi Riva, l’operazione rifiutata: il motivo
Le condizioni di Gigi Riva al momento del ricovero in ospedale avvenuto nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024 non sembravano essere eccesivamente preoccupanti, nonostante Rombo di Tuono presentasse un problema al cuore.
Al netto di questa moderata “serenità”, il direttore del reparto di cardiologia, Marco Corda, aveva comunque informato l’ex attaccante della necessità di agire ed effettuare un intervento di angioplastica. Una operazione su cui Riva ha deciso di prendere tempo. “Ci voglio pensare”, sarebbero state le sue parole.
Dietro questa scelta, un perché importante. L’ex attaccante di Cagliari e Italia, infatti, ha preferito parlarne con la sua famiglia, anche a seguito degli avvertimenti dei medici relativamente ai rischi dell’intervento.
“È stato informato dei rischi che comportava e ha rifiutato per potersi consultare coi familiari. Gli ho prospettato l’angioplastica avvertendolo che senza procedere avrebbe rischiato il decesso. Avremmo provato a convincerlo martedì”, le parole dei medici.
Peccato che proprio quel tempo chiesto da Riva per parlare con la famiglia, al netto di una condizione che sembrava sotto controllo, non gli sia bastato e l’abbia portato alla morte a 79 anni.
Il cordoglio del mondo del calcio
A seguito della triste notizia della scomparsa di Rombo di Tuono, il mondo del calcio e non solo ha espresso un’ondata di affetto per lui e i suoi cari. In modo particolare è arrivato il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche quello del Cagliari, sua squadra e club che ha rappresentato tutto nella sua vita, non solo quella da sportivo.